domenica 27 dicembre 2015

LA RESISTENZA ... IN CANTO E MUSICA.

ALCUNE PROPOSTE DISCOGRAFICHE SULLA RESISTENZA IN ITALIA

Era il 25 aprile dello scorso anno quando ho inserito on line la riproduzione di alcuni del volumi più prossimi agli anni della Resistenza (questo il riferimento http://giorgiomacario.blogspot.it/2014/04/il-25-aprile-e-la-resistenza-lattualita.html ) volumi che ho avuto occasione di acquistare in questi anni.
In quell'occasione ho inserito anche un piccolo volume sui Canti partigiani (Edizioni del Partigiano - 1944, a cura della sezione stampa "Sergio" della Sesta Zona Operativa), che ben  testimonia quanto il cantare fosse centrale nella vita partigiana in montagna. L'introduzione infatti così inizia: "Dopo la riunione serale, cantiamo." e quindi termina affermando: "Alcune delle voci che li intonavano con noi, tra le più coraggiose e oneste, si sono taciute. Quando tutti insieme, dopo la riunione serale cantiamo, ci pare che tra le nostre voci unite ci siano anche quelle: pure e serene esse sostengono il nostro canto, gli danno la certezza della prossima liberazione."


D'altra parte avevo già ascoltato riferimenti all'importanza del canto nelle formazioni partigiane direttamente dalla voce di mio padre che più di una volta ha intonato alcune canzoni e non cessava di affermare quanto il canto comune rinsaldasse lo spirito e riscaldasse il corpo.
Per questo oggi completo i riferimenti dello scorso anno con la discografia che sono riuscito ad rintracciare ed acquisire.

(2 giugno 2018) - Fuori sacco, una aggiunta di un 45 giri probabilmente degli anni '60, dove la versione della canzone partigiana 'Bella ciao' è intitolata 'Ciao bella ciao', cantata da Tony Costante. E' uno di quei dischi che sul retro della copertina ha una targhetta arancione con i titoli del disco fronte e retro e con il nominativo degli interpreti, fatta appositamente da ritagliare e da inserire nel Jukebox. Segno che era un 'pezzo' piuttosto gettonato.


In ordine cronologico, partendo dagli LP, il primo 33 giri e 1/3 (formato ridotto rispetto ai classicci LP) è intitolato "I canti della Resistenza Italiana - Per l'onore e per l'indipendenza della patria", stampato dalla Florence Record e contenente esecuzioni del Coro Flymon. Dopo la Lettura Motivazione Medaglia d'Oro con Inno di Mameli, seguono alcuni fra i principali canti partigiani (si inizia con 'Fischia il vento' e si conclude con 'Siamo i ribelli')."I CANTI DELLA RESISTENZA IN ITALIA" ed è del 1955.


Se l'LP appena citato esce per il decennale della Resistenza, è in occasione del ventennale (nel 1965) che viene registrato un LP a cura della Federazione Italiana Volontari della Libertà, dal titolo "RIBELLI PER AMORE. La vita per l'Italia" con letture e canti della Resistenza, dalla 'Preghiera del ribelle' di Teresio Olivelli all'immancabile 'O bella ciao'. 

 

Sempre nel 1965 la Cetra pubblica un LP con le "LETTERE DEI CONDANNATI A MORTE DELLA RESISTENZA", lette da Anna Proclemer e Arnoldo Foà e inserite nella Collana Letteraria Documento. Per la copertina l'illustrazione utilizzata è tratta da una tavola a colori di Renato Guttuso.


Ed ancora nel 1965 Milva incide sempre con la Fonit-Cetra i "CANTI DELLA LIBERTA'" che oltre a "la più famosa canzone di marcia della Resistenza Italiana" contiene una raccolta di canzoni rivoluzionarie di tutto il mondo.


L'anno successivo, nel 1966, per 'I dischi del sole' esce un LP a cura di Sergio Liberovici, "I CANTI DEI LAGER", che raccoglie canti di esilio e prigionia pubblicati in origine in Francia, Polonia, Francia, URSS, Ungheria, Romania, Austria, Germania e, naturalmente, Italia.


Nel 1973 è il gruppo Folk Italiano di Paolo "Saetta" Castagnino, mitico comandante della Brigata Garibaldina  'Coduri' e poi della Brigata 'Longhi', che incide "FISCHIA IL VENTO. Canti della resistenza" che contiene 13 brani fra cui 'O bella ciao' e 'Fischia il vento' che aprono e chiudono la facciata A del disco.


L'anno successivo (1974) il Duo di Piadena pubblica con la Cetra, nella Collana Folk, "IL VENTO FISCHIA ANCORA" anche questo con 13 brani resistenziali, che si apre e si chiude con 'Fischia il vento'.


Infine, per commemorare il trentennale della Resistenza, l'ENAL (Ente Nazionale Assistenza Lavoratori, soppresso con la Riforma Sanitaria del 1978) pubblicò "RESISTENZA IERI E OGGI", canzoni e poesie sulla resistenza nel mondo, che dedica una prima parte alla 'Resistenza ieri' a partire dalla lettura della motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare alla bandiera del Corpo Volontari della Libertà, mentre una seconda parte è riservata alla 'Resistenza oggi', con brani dedicati a Jan Palach e scritti fra gli altri da P. Neruda, M. Theodorakis e G. Gaber.



Per quanto riguarda invece i 45 giri, il primo ad essere qui riprodotto è del 1959 e si intitola"CANTACRONACHE 3 - PARTIGIANO". Il gruppo di musicisti, letterati e poeti sorto nel 1957 a Torino, ed all'origine della canzone d'autore in Italia, aveva al suo interno, fra gli altri, Michele L. Straniero e Sergio Liberovici. L'E.P. contiene 4 brani: 'Oltre il ponte', 'Tredici milioni', 'Partigiano sconosciuto' e 'Partigiani fratelli maggiori'.



Nel 1960, pubblicato dalla CEDI di Torino, esce un 45 giri intitolato "CANTI PARTIGIANI" . Contiene due classici come 'Fischia il vento' e 'Bella ciao', anche questo con una illustrazione di Renato Guttuso in copertina.


Sempre dell'inizio degli anni '60 è l'E.P. della Combo Record "CANTI DELLA RESISTENZA" con 4 brani ('Fischia il vento', 'E la bandiera...', 'Ciao, bella ciao' e 'Il partigiano').


Per i Dischi del sole esce nel 1963, a cura di Roberto Leydi, i "CANTI DELLA RESISTENZA ITALIANA 2". La copertina è opera del pittore Emilio Vedova ('Attacco alla colonna tedesca', 1945) e contiene 5 brani: immancabili anche in questo caso 'Fischia il vento' e 'Bella ciao', accanto a 'La Brigata Garibaldi', 'E quei briganti neri' e 'La badoglieide'.


Nel 1965 il Coro Alpino Eporediese di Ivrea pubblica un E.P. con la Records Prince Italiana "CANTI PARTIGIANI" con all'interno 'Urla il vento', 'Partigiani in montagna', Portiamo l'Italia nel cuore' e 'Bella ciao'.


Sempre nel 1965, in una edizione speciale per le celebrazioni del VENTENNALE DELLA RESISTENZA, la DNG Edizioni Discografiche pubblica un E.P. "CANTI PARTIGIANI 2" con riprodotti brani meno consueti: 'Lassù sulle colline del Piemonte', Pietà l'è morta', Figli di nessuno' e Rimpianto di una mamma'.


Negli anni '60 Franco Trincale pubblica con la Fonola un 45 giri intitolato "LA STORIA DI PAPA' CERVI".


Nel 1971 la Signal pubblica nella Collana 'Documenti del nostro tempo - cori e canti della resistenza' il 45 giri "VALSESIA", con 3 brani: 'Figli di nessuno', 'Valsesia' -che da il titolo al disco- e 'La Brigata Garibaldi'.


Infine, nel 1976, la Grande Orchestra Spettacolo 'Leo Ceroni', pubblica un 45 giri dal titolo "IL PARTIGIANO".


Otto 33 giri e nove fra E.P. e 45 giri che non esauriscono certo i brani e le canzoni dedicate alla Resistenza, ma testimoniano l'importanza del 'cantare insieme' fra partigiani come sostegno reciproco, incitamento all'azione e speranza in un futuro migliore.